[Guest post] La malva, un’esplosione di colori

giovedì 11 Agosto 2016

Guest postCiao a tutti,

come vi dicevo qualche settimana fa, ho deciso di dare spazio sul blog ad articoli più “profescional” scritti da esperti o appassionati di una certa materia o anche da un/una follower che vuole farsi conoscere (a proposito, il prossimo guest post sarà la recensione della vincitrice di una delle due beauty adoption: le avete viste?? Correte a partecipare! a033).

Mi piacerebbe insomma che il blog diventasse un po’ anche vostro e che oltre ai commenti, ci sia anche la possibilità per voi di esprimere opinioni e raccontare esperienze in veri e propri articoli!! Anche perchè spessissimo voi ne sapete più di me su tanti argomenti (e questo la dice lunga su quanto io sia una blogger farlocca… d272) e nei commenti non vengono valorizzate a sufficienza le vostre conoscenze.

Cominciamo quindi con la presentazione dell’autore, anzi degli autori visto che stavolta parliamo di due fratelli.

Ciao a tutti!

Siamo due fratelli, Angelo e Marcello Paglialonga, fondatori di biofabene.it, un e-commerce di prodotti eco-bio, tutto made in Italy.

Abbiamo intrapreso con entusiasmo la strada del benessere psico-fisico proponendo solo prodotti BIO, perchè sono un sollievo per chi è rimasto deluso dai cosmetici classici pieni di ingredienti artificiali e poco rispettosi della natura e del nostro benessere.

Angelo e Marcello ci parlano della malva, che oltre ad essere un meraviglioso colore (che io adoroa316) è anche una pianta dalle mille virtù. Buona lettura!

Malva

La malva, la magia del colore

La malva è una pianta primaverile che presenta colori davvero stupendi, dalle proprietà incredibili, ha guadagnato nella storia l’ appellativo di “guaritrice di ogni male”.

Il nome Malva Sylvestris deriva dalla parola greca “malakos” che significa calma.

La storia della malva è antichissima.

Nel Nord Europa la malva era considerata sacra dalle popolazioni celtiche, tanto da considerarla come la chiave per aprire le porte del paradiso ai defunti, ragion per cui ponevano dei semi vicino agli occhi dei loro cari, ritenendo di scacciare anche gli spiriti maligni.

Al tempo dei greci era conosciuta per le sue proprietà calmanti, emollienti, rinfrescanti e lassativi.

Il matematico e filosofo Pitagora apprezzò le virtù di questa pianta tanto da esortare tutti a seminarla.

I Romani utilizzavano questa pianta nell’acqua del bagno non solo come profumo ma anche come anti-invecchiamento, anti-rughe e per combattere la stanchezza delle lunghe giornate.

Non è un caso che la malva, dai Romani ad oggi, sia presente anche nei prodotti per il corpo come i bagnoschiuma emollienti, che idratano e proteggono tutti i tipi di pelle con la stessa delicatezza che la contraddistingue.

Tra le celebrità dell’impero romano di un tempo, annoveriamo il grande Cicerone che non solo ne apprezzava i numerosi benefici ma si dice che fosse ghiotto dei germogli.

L’imperatore Carlo Magno ne rimase ammaliato, tanto da volerlo come pianta ornamentale e curativa in tutti i suoi giardini.

Secondo il noto medico Dioscoride, nell’antica Roma era considerata un rimedio contro tutti i veleni mortali. La leggenda narra che uno scorpione, noto a tutti per il suo veleno, si posò su una pianta di malva trovando poco dopo la morte.

Nel Medioevo la malva veniva ritenuta un simbolo dell’amore, un efficace afrodisiaco, e una pianta che guarisce ogni male. Molto probabilmente proprio per quest’ultima caratteristica tale pianta venne chiamata “malva”, indicando il male che se ne va.

Una guaritrice a portata di mano…

La malva è una pianta utilizzata come rimedio per la maggior parte dei disturbi che si presentano ogni giorno.

Viene utilizzata come anti-infiammatorio, come lenitivo, anti-stress, e in campo cosmetico come anti-rughe, rilassante ed emolliente anche per le pelli più sensibili.

Questa pianta stimola la regolarità intestinale, è ideale per la cura del mal di stomaco e per le infiammazioni respiratorie.

L’epoca più colorata della storia

L’età vittoriana, risalente alla seconda metà dell’ottocento, è ritenuta da molti il periodo più colorato della storia.

Il benessere nelle corti delle regine era evidente in Europa, ma vivevano una vita in bianco e nero, monotona, anche se sempre attente alle novità.

Ed ecco spuntare dal nulla il primo colorante sintetico della storia, un evento destinato a cambiare l’alta moda in tutto il mondo conosciuto.

Fino ad allora i colori venivano creati da prodotti animali, vegetali o minerali. Basti pensare che il nero veniva ricavato da molluschi, radici, insetti.

Una bomba colorata di novità è stata innescata nel 1856 dal giovane ricercatore William Henry Perkin, impegnato nella ricerca per la creazione della chinina, farmaco anti-malaria, da sostanze presenti nel carbone.

Dopo vari fallimenti, rimase stupefatto dalla creazione di un colore molto simile alla malva, nome poi utilizzato per indicare il primo colorante sintetico della storia.

Questa scoperta ben presto fece il giro dei più prestigiosi regni, fino ad arrivare alla regina francese Eugenia de Montijo, all’epoca la persona più influente nel campo dell’alta moda.

I grandi sarti dell’alta moda parigina e londinese ebbero un gran da fare per l’alta richiesta di abiti con i primi colori sintetici.

William Perkin, l’inventore del primo colorante sintetico della storia, venne ricoperto letteralmente d’oro, nominato baronetto, ma il suo denaro non fu di pari passo con la sua popolarità. In pochi ricordano il suo nome, quasi messo in secondo piano da altre invenzioni che di lì a poco avrebbero rivoluzionato il mondo. Eppure fu il motore di avviamento per il successo delle aziende di industria chimica inglese, tedesca e americana.

Questi colori non furono utilizzati solo negli abiti ma anche nei profumi, nella fotografia, nei farmaci e nei fuochi d’artificio che oggi tanto ammiriamo, illuminando le serate con una miriade di colori.

Una cosa è certa, il malva di Perkin conquistò il cuore di ogni donna.

fiori malva

Spero che l’approfondimento di Angelo e Marcello sulla malva vi sia piaciuto. Io l’ho trovato molto interessante, pieno di curiosità che non conoscevo e adatto al periodo anche come lettura sotto l’ombrellone.

E voi conoscevate la storia e le proprietà della malva? Vi piace leggere ogni tanto questo tipo di articoli?

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4 Responses to “[Guest post] La malva, un’esplosione di colori”

  1. avatar francimakeup ha detto:

    Io bevevo l’ infuso di malva quando soffrivo di cistite, il gusto è delicato e abbastanza piacevole

    • avatar Pamela ha detto:

      Ma dai!! Non sapevo facesse bene anche a quella!! Ci soffro spesso anche io, buono a sapersi! Ogni tanto lo bevo anch’io l’infuso di malva, mi piace, è delicato, ma ha un gusto un po’ erboso che non piace a tutti… 😉

  2. avatar nella ha detto:

    Sapevo qualche curiosità sulla malva ma questo articolo mi ha proprio risvegliato la simpatia verso questa bellissima pianta…
    Correrò ai ripari!
    Caio bellissima , un bacio!

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